La Fotografia arriva a Livorno fin dagli albori, quando Giuseppe Marzocchini nel 1843 apre, in Via Ferdinanda 78 (poi Via Vittorio Emanuele, oggi Via Grande), lo Stabilimento Fotografico Marzocchini, in cui si dedica all’arte del dagherrotipo.
Successivamente Giuseppe è affiancato nell’attività dal figlio Riccardo. Sarà poi questi, alla morte del padre, avvenuta nel 1865, a portare avanti con successo la gestione dello Studio, che trasferisce in altri locali della stessa Via Vittorio Emanuele.
Padre e figlio partecipano all’Esposizione Italiana di Firenze del 1861, dove presentano alcuni lavori (ritratti) realizzati seguendo tecniche all’epoca particolarmente apprezzate dal punto di vista commerciale, come la stereoscopia e il finto cammeo.
La produzione di Riccardo non si limita tuttavia alla ritrattistica, in quanto raccoglie apprezzamenti anche per le fotografie di vedute. Nel 1874, infatti, pubblica l’Album Livornese: una raccolta di fotografie panoramiche della città di Livorno, corredate da brevi note storiche.