Giacomo Brogi inizia l’attività come incisore e ritoccatore. Arriva alla fotografia intorno alla metà dell’800, quando dà vita a un propria ditta, in Firenze, Lungarno delle Grazie B 43, Corso dei Tintori. Successivamente vengono aperte due negozi: uno a Firenze, in Via Tornabuoni 1, l’altro a Napoli, in Piazza dei Martiri 62.
In breve tempo lo studio fotografico viene apprezzato per i ritratti che realizza, poi anche per le riproduzioni scultoree e per le fotografie di panoramiche.
L’attività professionale lo porta in giro per l’Italia, ma anche all’estero, in particolare nei “luoghi santi”, dove realizza un progetto fotografico che riscuote un particolarmente apprezzamento da parte del Papa Pio IX, tanto che questi lo premia con una medaglia d’argento.
Alla sua morte la gestione dello studio viene proseguita dal figlio Carlo, uno dei promotori della Società Fotografica Italiana.
La Ditta Brogi partecipa a vari eventi fotografici, fra cui l’Esposizione di Vienna del 1873, l’Esposizione di Milano del 1881, e l’Esposizione Universale di Firenze del 1889.
Le fotografie nel formato carte de visite hanno rappresentato un mezzo di identificazione sociale particolarmente innovativo, che ha avuto un notevole successo tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900, in particolare presso gli appartenenti alla borghesia, specie quella in ascesa.