È il 1941 e nelle sale cinematografiche esce un film che all’epoca è considerato un vero e proprio kolossal: I promessi sposi. Regista del film, ispirato all’omonimo romanzo di Alessandro Manzoni, è Mario Camerini, mentre la casa di produzione è la Lux Film, che non risparmia davvero sulla disponibilità dei mezzi tecnici e sulla composizione del cast.
Particolarità del film è l’uso del sonoro, dopo che altre pellicole ispirate allo stesso romanzo erano stati tutti girati come “film muti”.
Particolarmente impegnativa si manifesta la formazione del cast. Mentre per il ruolo di Renzo Tramaglino viene fin da subito scelto un già affermato Gino Cervi, per il ruolo di Lucia Mondella le cose si complicano abbastanza. Dopo innumerevoli provini e concorsi non andati a buon fine, viene scelta Dina Sassoli, attrice esordiente.
Il film è un vero successo, e riscuote pareri molto positivi sia da parte del pubblico che della critica. Il successo si registra anche al botteghino, infatti per il film è record, nella stagione 1941/42, con incassi per ben 18 milioni e mezzo di lire.