La Richter Reflecta (poi Refleckta, nella produzione post-bellica) è una fotocamere del tipo “biottica” che ha avuto molto successo a partire dagli anni ’30 fino a tutti gli anni ’50 del ‘900. Motivo del successo, analogo a quello di altre della stessa tipologia, è da ricercarsi principalmente nel ricordare, nella forma e in parte delle caratteristiche tecniche, la fotocamera biottica più famosa sul mercato di quel tempo: la “mitica” Rolleiflex.
La macchina era dotata di un mirino a pozzetto, dunque con visione reflex dall’alto, e di un mirino sportivo, che si rendeva disponibile aprendo la finestrella presente nel coperchio del pozzetto.
Lo schermo di messa a fuoco era smerigliato, con lente condensatrice. L’esposizione avveniva in modo manuale.
L’otturatore, meccanico, era incorporato nell’obiettivo. I tempi di posa andavano da 1/8 di secondo a 1/200 di secondo, più la posa B. Permetteva inoltre la sincronizzazione del lampeggiatore con tutti i tempi di posa.
I due obiettivi erano:
- il superiore, attraverso il quale avveniva la visione della scena, un ROW Pololyt f/3,5 75 mm;
- l’inferiore, attraverso il quale avveniva la ripresa, un ROW Pololyt f/3,5 75 mm.
L’avanzamento della pellicola avveniva mediante la rotazione di 360° delle manopola posta sul lato destro del corpo macchina.
Le dimensioni: 100x90x135 millimetri; il peso: 840 grammi.